Un ordine perentorio

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Dopo tante discussioni circa la nuova denominazione che doveva sostituire quella troppo teutonica di Rosburgo, tutto venne messo a posto dall’arrivo in municipio di un telegramma nel quale si leggeva: “…si chiamerà Roseto degli Abruzzi”. La firma in calce fugava ogni indecisione e placava qualsiasi discussione visto che si trattava del Duce, Benito Mussolini.

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