Nel 1961, a causa del processo di revisione nell’ambito del calendario dei Santi, Santa Filomena vergine e martire, protettrice dei marinai e patrona di Roseto fu desantificata. Il motivo sembra legato al nome della Santa che in greco (Filoumena) significa ‘amata’, quindi non poteva essere vergine come si era creduto fino a quel momento. Roseto si trovò così senza la sua protettrice alla quale andava la particolare devozione dei marinai che la invocavano nei momenti di pericolo. Fu bruciata la statua e rimosso il pannello (smalto su rame) dalla lunetta che sovrastava il portale della chiesa, opera del pittore rosetano Pasquale Celommi, del quale finì in soffitta anche un grande quadro della Santa. Fu annullata la festività del 13 agosto. Maria Santissima Assunta diventò patrona di Roseto e la festa della città fu spostata al 15 agosto.